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158 Sonetti del 1838

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L'OPERAZZIONE DA LA PARTE DER CORTILE

  Che vve n’è pparzo?[1] la faccenna è ita
Come ve discev’io, core mio bbello?
Co ’na puncicatina de cortello
Arièccheve[2] cqua bbell’e gguarita.

  E vvederete poi si[3] sta ferita
In fonno ar perzichino o ar callarello
Ve farà arivolà ccome un uscello,
E ssi sto tajjo v’aridà la vita.

  Nun ce sò ttante sciarle: ir zor Baroni,
Viva la faccia sua, è un pezzo grosso
D’accènneje, pe’ ddio, li lanternoni.

  Quanno ve mette lui le man’addosso
Fate puro[4] ammannì li maccaroni
Pe’ vvia che sséte[5] ggià a ccavallo ar fosso.[6]

7 novembre 1838

  1. Paruto.
  2. Eccovi nuovamente.
  3. Se.
  4. Pure.
  5. Poichè siete.
  6. Avete vinto, avete superato ogni ostacolo.
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