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36 Sonetti del 1837

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ER RITRATTO DER PAPA

  Lo so da Tanislao, che cco la cosa[1]
C’ha a Ppalazzo un fratello scopatore,
È ar caso de conossce[2] sora sposa,[3]
Tutti li peti[4] de Nostro Siggnore.

  Lui sce farà un tantino de scimosa,[5]
Se sbajjerà[6] ssur nome der pittore;
Ma in fonno er fatto è vvero, sora Rosa,
Com’è vvero che vvoi fate l’amore.

  M’ha ariccontato dunque Tanislao
Ch’er Papa s’è vvorzuto[7] fà er ritratto
Pe’ ddon Carlo e mmannajjelo a Bbirbao.[8]

  Ma ssiccome è rriusscito un brutto quadro,
Ner mentre s’incassava er Papa ha ffatto:[9]
“Propio me ne vergogno com’un ladro.„

3 gennaio 1837

  1. Pel motivo.
  2. Di conoscere.
  3. Signora sposa. Spósa pronuncialo colla o chiusa.
  4. Tutti i minuti particolari.
  5. Ci farà un pocolino di giunta. Cimosa è il vivagno dei tessuti.
  6. Si sbaglierà, semplicemente: “sbaglierà.„
  7. Si è voluto fare.
  8. Mandarglielo a Bilbao.
  9. Ha detto.
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