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L'AMMALATICCIO

 
  “Come va, ssor Loreto?„ “Sempre male:
Pòi bbuttamme[1] per terra cor un deto„. [2]
“Ma, in zostanza, c’avete?„ “Eh, lo spezziale
Disce ch’è un male che sse chiama abbèto„. [3]
 
  “Ve dà ffastidio de salí le scale?„
“Antro si mme lo dà![4] cce vo[5] l’asceto„.
“Ebbè, affare de nerbi,[6] sor Loreto,
Tutt’affetto[7] der tempo. E a lo spedale
 
  Ce sete stato?„ “A mmé?! ddímme cojjone! [8]
Nun zai c’a lo spedale sce se[9] more?„
“Avete mille e ppoi mille raggione. [10]
 
  Lassate fà,[11] lassate fà ar Ziggnore;
E vvederete a la bbona staggione
Si[12] ttornate a ddà ssú mmejjo d’un fiore„.


13 gennaio 1837


  1. Puoi buttarmi.
  2. Con un dito.
  3. Abete per “diabete„.
  4. Altro se me lo dà! Me lo dà certamente.
  5. Ci vuole.
  6. Nervi.
  7. Effetto.
  8. Fossi pazzo.
  9. Ci si.
  10. Ragioni.
  11. Lasciate fare.
  12. Se.
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