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86 Sonetti del 1837

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LA DISPUTA AR CAFFÈ

  Sere addietro, ar caffè, ddisse un paino[1]
Pien de peli ar barbozzo: “Er Re de Francia,
Disce, ha abbuscato una gran brutta mancia
A rubbasse[2] lo sscetro a ssu’ cuggino.„

  “Come?!„, arispose un vecchio cór cudino:[3]
“Iddio j’ha mmess’in mano la bbilancia
D’Uropa,[4] e llui farà apparà[5] la guancia
A cchiunque in ner monno è ggiacubbino.„

  L’antro j’annava[6] a rrepricà de core;
Ma er vecchio furbo je serrò la bbocca
Discenno: “Er Re de Francia è un Zarvatore.„[7]

  Allora er giuvenotto arzò la vosce:
“È vvero„, disce; “e ppe’ cquesto je tocca
La corona de spine eppoi la crosce.„

11 marzo 1837

  1. Paino è “chiunque vesta con fogge non plebee.„
  2. A rubarsi.
  3. Codino: coda di capelli.
  4. Europa.
  5. Parare.
  6. Gli andava.
  7. Salvatore.
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