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Sonetti del 1832 131

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sonetti romaneschi VI.djvu{{padleft:141|3|0]]crediamo che facessero parte di qualche aggiunta procurata alle terme suddette nel secolo IV, se pure non siano avanzi di terme separate.„ Nibby, Itinerario di Roma ecc., rifatto ed ampliato ecc. dal prof. F. Porena; Roma, 1883: pag. 223.]      10 Nome di spregio.      11 Simile dato agli stupidi.

LA ZITELLA STRUFINATA

2.

  Sposalla io? Co’ ttutto cuer mórzarzo![1]
Co’ cquelle cuattro scrofole! Co cquella
Galantaria che ttiè a la gargamella![2]
Co’ cquella scianca[3] che tte bbutta in farzo![4]

  Io sposalla! E nnemmanco de risbarzo[5]
La vorrebbe pijjà sta cantarella,[6]
Amara più der zugo[7] de mortella,
E mmattaccina[8] com’er zol de marzo.

  Ringrazzio Iddio co la lingua pe tterra
E in ginocchione in zulla grattacascia[9]
D’èsse vedovo, e ttu vvôi famme guerra?

  Si llei se vò sposà, se spósi Bbascia,[10]
Perch’io nun me la sento, sora sferra,[11]
Da la padella de cascà a la bbrascia.[12]

3 febbraio 1832

  1. Umor salso.
  2. Gola.
  3. [Cianca.] Gamba.
  4. Zoppica.
  5. Rimbalzo.
  6. Canterella, cantaride.
  7. Sugo.
  8. Capricciosa.
  9. Strumento da grattare il cacio. [Grattugia.]
  10. Vedi la nota 9 del sonetto precedente.
  11. Nome di spregio, comune anche alla miglior lingua, senonché i Romaneschi lo danno in significato anche più maligno.
  12. Proverbio.
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