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Er còllera mòribbus | 317 |
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11.
Sentite st’antra[1] de quer Re Ccoviello.
Tra li su’ Stati e li Stati Romani,
Mo ccià ffatto tirà ttutt’un cancello,
Pe nnun fà ppassà ppiù mmanco li cani.[2]
Bbast’a ddì cche cquer povero Angrisani[3]
Fu affermato ar confine de Portello,[4]
Sibbè pportassi[5] du’ napolitani
Che jje vanno[6] du’ cause in appello.
Lui chiunque trapassa li confini,
Fussi[7] magaraddio[8] Pónzio[9] Pilato,
Vò cche ffacci[10] la fin de l’assassini.
Sarǐa bbella ch’er Papa, c’ha ppenzato
D’abbandonacce[11] e annà a Mmonte-Casini,[12]
Sce morissi[13] un tantino fuscilato.
19 agosto 1835
- ↑ Quest’altra.
- ↑ [I cordoni e le crociere stabiliti dal Governo di Napoli furono infatti, tanto nel 1835 quanto nel 36, rigidissimi e senza rispetti verso Governi stranieri., V. il Giorn. del Regno delle Due Sicilie, 6 ott. 1836, e il Suppl. al Diario di Roma, 15 detto.]
- ↑ Gerente di una diligenza fra Roma e Napoli.
- ↑ Portella.
- ↑ Sebbene portasse.
- ↑ Ai quali vanno, ecc.
- ↑ Fosse.
- ↑ Magari, anche.
- ↑ Ponzio, pronunciato con entrambe le o chiuse.
- ↑ Vuol che faccia.
- ↑ Di abbandonarci.
- ↑ Montecassino.
- ↑ Morisse.
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