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Sonetti italiani 359

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IL CAVALIERE ENCICLOPEDICO.[1]

  Inviluppato in una[2] sua guarnacca
Stavasi il cavalier s’una[3] poltrona,
A ricercar nel Calepin se Ancona
Si scrivesse coll’acca o senza l’acca;

  Ciò fatto, piglia[4] in man la ceralacca,
Stampa il suggel con l’arma e la corona,
Manda un servo alla posta e s’abbandona,
Sbuffando, a riposar la mente stracca.

  Poi entra in ragionar[5] di pipe e d’armi,
De’ metodi per[6] cuocer la frittata,
Del Turco e della cassa di risparmi;

  Guarda alfin la finestra spalancata,
E conchiude:[7] “Non faccio per vantarmi,
Ma oggi è una bellissima giornata!„

  1. [Dal volume de' Versi, Roma, Salviucci, 1839; pag. 53. — Metto qui sotto le varianti con cui comunemente questo sonetto si recita dai moltissimi che lo sanno a memoria.]
  2. [Avviluppato nella.]
  3. [Sulla.]
  4. [Prende.]
  5. [Prende poscia a parlar.]
  6. [Del modo di ben.]
  7. [E conclude.]
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