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360 Sonetti italiani

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IL CAPORIONE DE’ VOCABOLI.[1]

  Conciossiacosachè.... Perchè ridete?
Manco vedeste il fistolo in bigoncia!
Duolvi l’udire una parola acconcia
A fregiarne ogni libro che volete?

  Ahi! troppo è ver: dall’ultime comete
Va in deterius il mondo, e l’uom si sconcia
Che non gli resta di cervello un’oncia
Chi il volesse pagar mille monete.

  Conciossiacosachè l’è una parola
Che i nostri buoni padri udian la prima
Al primo ingresso nella prima scuola.

  E tale e tanta ne faceano stima,
Che sempre ne tenean piena la gola
Da sputarla dovunque e in prosa e in rima.

  1. [Dalla cit. ediz. Salviucci del 1839, pag. 148.]
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