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32 Sonetti del 1830

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CE CONOSCEMO

  Bella zitella che ffate a ppiastrella
Cor fijjo der Ré,[1] pss,[2] dite, nun sbajjo?
Sete voi quella che la date a ttajjo,
Viscin’all’arco della Regginella?

  Pasciocchettuccia[3] mia, quanto sei bbella!
Ahù, fedigo fritto,[3] spicchio d’ajjo,[3]
Quanno che vvedo a voi tutto me squajjo[3]
In acquetta de cul de rondinella.

  Eh voi, s’aggiusta inzomma sto negozzio?
Se poderebbe fà sto pangrattato?[4]
Me crepa er core de vedevve in ozzio.

  Ma ssèntila! nnun vò pperchè è ppeccato!
Oh ddatela a d’intenne ar zor Mammozzio:
Gallina che nun becca ha ggià bbeccato.[5]

12 ottobre 1830 - De Pepp’er tosto

  1. Detto popolare.
  2. Suono di chiamata.
  3. 1 2 3 4 Modi accarezzativi.
  4. Accordo.
  5. Proverbio.
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