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70 Sonetti del 1831

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INDOVINELA GRILLO[1]

  Tu mm’addimanni[2] a mmé ssi[3] ffu pputtana
A li su’ tempi la casta Susanna.
Che vvôi che t’arisponni[4] a sta dimanna?
Bisoggnerebbe dillo[5] a la mammana.

  Ma ccerto cuella vorta che in funtana
L’acchiapponno[6] li bbocci[7] a la lavanna,
Se pô rride[8] d’accusa e de condanna
Ch’entrassino[9] li lupi in de la tana.

  Che vvôi che sse fascessi[10] de du’ vecchi
Co cquelle sscimmesscimme-cose-mossce?
Nun je la vorze[11] dà: dìllo, e cciazzecchi.[12]

  Ma ssi[3] la donna tu la vôi conossce,
Métteje[13] avanti un par de torciorecchi,
Eppoi guardeje[14] er gioco de le cossce.


Terni, 4 ottobre 1831 - De Pepp’er tosto

  1. Giuoco di sorti.
  2. Dimandi.
  3. 1 2 Se.
  4. Risponda.
  5. Dirlo.
  6. Acchiapparono.
  7. Vecchi.
  8. Si può ridere.
  9. Entrassero.
  10. Facesse.
  11. Volle.
  12. C’indovini.
  13. Mettile.
  14. guardale.
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