< Pagina:Sotto il velame.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sotto il velame.djvu{{padleft:471|3|0]]

I.

LA DONNA GENTILE E LUCIA


La Donna Gentile che è nel cielo, significa per certo la Misericordia di Dio. Ella si compianse dell’impedimento del viatore, e frangeva il duro giudizio che di lui si faceva. Era la Misericordia che tratteneva la Giustizia. Ed è certo che la Donna, in cui la Misericordia s’impersona, si chiama Maria. Qual Donna può chiamarsi “gentile„ o nobile, per eccellenza, se non quella che “nobilitò„ l’umana natura? Qual Donna può compiacersi del male d’una creatura e frangere il giudizio a lei avverso, se non quella la cui[1]

  benignità non pur soccorre
  a chi domanda, ma molte fiate
  liberamente al domandar precorre?

se non quella in cui è “misericordia„ e “pietate„? Ma sopra tutto che ella si chiami Maria, si rileva da ciò che, Maria, come si discerne facilmente, ha in

  1. Par. XXXIII 16 segg. Vedi v. 5 e 19.
Sotto il velame 29

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sotto il velame.djvu{{padleft:471|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.