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182 | note e documenti |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia della Lega Lombarda.djvu{{padleft:188|3|0]]affermano, derivarsi da Roncale. Il primo vuole che suoni campo incolto ed ingombro da sterpi; il secondo, campo stato selvaggio, e poi sgombro e tramutato in prato. Pare che il Muratori dia meglio nel segno; poichè Roncaglia o Runcaglia trae origine da Runcare, che vale, secondo tutti gli etimologisti, purgare un campo delle piante inutili. E sta bene. Anzi, chiosando l’avviso Muratoriano, Roncaglia è nato dallo spesso menar della Ronca, che si faceva in quel campo piacentino per isboscarlo. Imperocchè destinato ai regî parlamenti, non si coltivava: e ad ogni avvento di Principe, che vi voleva tenere il parlamento, era mestieri purgarlo colla ronca: dal quale uso che facevasi di questo ferro, avvenne che il campo si addimandasse Roncaglia.
Giunto che fosse in questi prati il Principe coll’esercito, e disposti gli alloggiamenti, in mezzo a questi si levava il padiglione reale, ed un palo assai alto, in cima al quale si appendeva uno scudo ed una bandiera. Un banditore convocava tutti i Vassalli maggiori, questi i minori a vegliare presso quella insegna ed alla tenda del Principe, in segno di omaggio, pena lo spogliamento dei feudi a chi non accorresse. Per questo li ebbero confiscati nel 1154 i Vescovi di Brema e di Alberstad[1]. Aprivano l’assemblea gli ambasciadori delle città italiane, i quali esponevano pubblicamente la ragione della loro ambasceria. Si ventilavano poi i negozî generali dello Stato, e finalmente si accoglievano dal Principe le doglianze de’ privati, che solevano farle colle croci in mano[2].
Gli atti del parlamento di Roncaglia sono stati ripubblicati dall’illustre diplomatico Prussiano Signor Pertz nella grande collezione storica: Monumenta Germaniae historica. Tom. II Hannoverae 1837. Sono i seguenti: Oratio Imperatoris, Oratio Archiepiscopi Mediolanensis, Constitutio de Regalibus, Constitutio Pacis, Constitutio de Jure Feudorum, Privilegium Scholasticum.