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presso gli Egizj, i Fenicj, e i Persi. | 99 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:205|3|0]]§ . 20. Le figure colorite de’ bassi-rilievi, conservatisi a Tebe e in altre parti d’Egitto, hanno le vesti dipinte come quelle di Osiri[1], cioè senza pieghe, senza lumi, e senza ombreggiamenti[2]. Ciò tuttavia non parrà strano a noi, come lo parve al viaggiatore che le descrive, poiché i bassi-rilievi hanno di per sé stessi i lumi e le ombre, ancorché lavorati fieno in marmo bianco o di qualunque altro color uniforme; anzi tutto confonderebbesi, ove ci volesse, come nella pittura, indicare per mezzo de’ colori ciò che v’ha di sollevato o d’incavato.
[...della berretta...] §. 21. L’ammanto del corpo nelle figure egiziane del più antico stile è pertanto quello, che dà men luogo a fare delle osservazioni; ma non è cosi di ciò che ferve a coprirne la testa: questo è assai vario e con particolar diligenza lavorato. E’ vero che generalmente gli Egizj andavano a capo scoperto, distinguendosi in ciò dai Persi che facean l’opposto; onde osserva Erodoto[3] che, dopo la battaglia seguita tra quelle due nazioni, i morti degli Egizj si discernevano da quei de’ loro nemici, perchè questi, avvezzi a tenere coperto il capo, men duro aveano il cranio; ma ciò non ostante le lor figure virili hanno fui capo una berretta o una cuffia, come gli dii, i re, e i sacerdoti. In alcune figure sono attaccate alla berretta due larghe fasce, or piatte or eternamente convesse, le quali cadendo per le spalle
N ij | van- |
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- ↑ Plut. De Isid. & Osir. pag. 382. C.
- ↑ Nordens Travel in Egypt, Pref. p. 20. 22. Tav. iI.
- ↑ lib. 3. cap. 12. pag. 198., Sinesio Calv. enc. pag. 77. B.
- ↑ Rappresenta uno di quei pastofori, de’ quali ahbiarno parlato alla pag. 86., che tiene sulla cassettina l’immagine d'un cercopiteco sedente, simile a quello della villa Albani nella Tav. IX., di cui parimenti si è discorso alla pag. 88. not. b. I piedi non gli fi vedono, perchè gli mancano; e il capo lo ha rifatto di mistura. Nella grandezza e quanto la pastofora in basalte descritta alla pag. 87., cui rassomiglia nell’abito; sul quale però non sono incisi geroglifici, che sono dietro all'appoggio, e sulla cassettina. Una figura consimile nel vestimento, e che pare d’uomo, si vede presso il Padre Montfaucon Ant. Expl. Suppl. Tom. iI. sec. par. pl. 120. e un’altra coperta di geroglifici, come la detta pastotora, e nel la stessa mossa, pl. 109. Alcune della Pompa Isiaca del Museo Ercolanese Pitture Tom. iI. Tav. 59. e 60. hanno l’abito lungo fino quasi ai piedi, e annodato sul petto, come le citate; ma aperto davanti, e sopraposto.