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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:206|3|0]]vanno sul dorso, o intorno al petto si piegano. La berretta somiglia in qualche modo ad una mitra vescovile, e in alcune figure è superiormente quasi piana, quale usavasi anche presso di noi dugent’anni addietro, e quale, a cagion d’esempio, vedesi nelle immagini di Aldo seniore. La cuffia e la mitra hanno fui capo eziandio alcuni animali: quella vedesi fu una sfinge della villa Albani[1], e quella su uno sparviere. Un grande sparviere di basalte con mitra, alto incirca tre palmi, sta nel museo Rolandi[2]. La succennata berretta piana legavasi con due bende al di sotto del mento, come si vede nello stesso museo ad una figura sedente di granito nero alta quattro palmi[3]. Tali berrette dilatavansi nella parte superiore a somiglianza del modio posto sul capo a Serapi; e di tal forma erano quelle degli antichi re di Persia, chiamate perciò dagli Arabi Kankal, cioè modio[4]. Consimile forma hanno le berrette delle figure sedenti sotto la cima di alcuni obelischi, e quelle che ci sono rimaste negli avanzi delle ruine di Persepoli. Sul dinanzi della berretta sollevavasi talora un serpente, qual si vede sulle teste delle divinità fenicie nelle monete di Malta[5]. Gronovio parlando[6] di queste monete s’è certamente abbandonato alla sua immaginazione, allorché si figurò di ve-
dervi |
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- ↑ Sen veda la figura quì appresso a principio del capo IV. [Leggasi pag. 94. not. a.
- ↑ Al presente nel Pio-Clementino.
- ↑ Ora nel Museo Pio-Clementino. Non è di granito nero, ma di una specie di pietra, che sta tra il granito nero, e il basalte; e toccata rende un suono, come appunto i monumenti di questa pietra. Può dirsi un basalte imperfetto, o un granito basaltico. Le bende, che dice Winkelmann, sono dirette verso la punta del mento, luogo improprio per allacciarvele a trattenere la berretta. Piuttosto servivano a tenere la fronda di persea, o altro che fosse, sotto al mento, come si vede chiaramente in due figure presso il conte di Caylus, una Tom. iI. pl. VII. num. IV, che ha la berretta presso a poco simile a quella di Aldo alta qualche dito; l’altra Tom. IV. pl. I. num. V., che è coperta di un semplice berrettino per niente alto, come quello, che portano i nostri religiosi; e il quale per conseguenza non avea bisogno di essere fermato con bende; come neppure hanno questo bisogno le più alte mitre de’ nostri Prelati. Alla detta statua non si vede la fronda; perchè il mento le è stato rifatto di mistura. Per quanto poi abbia osservato nella lodata Raccolta di Caylus, e in tanti altri monumenti, non ho saputo trovare alcuna figura, che abbia le bende senza avere la fronda.
- ↑ Hyde de Relig. Pers. cap. 23. p. 305.
- ↑ Cons. Descript. des pierr. grav. du Cab. de Stosch. préf. psg. XVIII.
- ↑ Præf. ad Tom. VI. Thes. Antiq. Grœc. pag. 9.