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presso gli Egizj, i Fenicj, e i Persi. | 105 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:211|3|0]] §. 26. Le donne presso gli Egizj, come presso tutti gli altri popoli della, terra, aveano i loro fregi, i loro pendenti d’orecchie, le loro collane, e i loro braccialetti[1]. I pendenti veggonsi, per quanto io so, ad una sola figura pubblicata da Pococke[2], e i braccialetti alla mentovata Iside di granito nero in Campidoglio. Non son essi però, come generalmente nelle statue greche, legati all’alto intorno al braccio, ma bensì all’intorno de’ polsi presso la mano[3],
Tom. I. | O | ove |
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- ↑ Per ciò che riguarda gli ornamenti degli uomini, e delle donne, stimo bene di aggiugnere qui la descrizione che fa Pietro della Valle Viaggi T. I. lett. XI. §. VIII. p. 257. della più volte citata mummia da lui acquistata
in Egitto; siccome di un’altra femminile. Della prima così scrive.
“Il velar di quell’uomo, fsi vede esser lungo insino al collo del piede: e mostra, che era di panni lini, de’ quali abbiamo in Erodoto, che gli Egizj antichi del suo tempo usavano di vestirsi: però l’abito di costui, sopra il bianco del lino, si vede essere sparso di piastrelle di oro, con varj ornamenti di gioje, e disegni, o caratteri ignoti, in quelle impressi. La testa è pur coperta di oro e gemme ...... Si conosce chiaramente, che era persona grande tanto agli ornamenti dell’oro e delle gioje, quanto a quei sigilli di piombo, che pendono d’ogni intorno dai lati della involtura del suo corpo, nei quali par che si mostri più che ordinaria premura della sua conservazione; e nell’impronto di essi, che non bene si scorge, pare che vi sia scolpito un animale. È indizio ancora della qualità grande della sua persona una collana d’oro, che porta al collo a guisa de’ nostri tosoni; in mezzo alla quale sopra il petto sta attaccata, come giojello. una piastra grande d’oro, che rappresenta la figura di un uccello, e dentro in mezzo è scolpita con varj segni non conosciuti. Secondo Diodoro Siculo i Pretori de' Giudici portavano anticamente in Egitto di sì fatte collane col simulacro della verità: forse costui era uno di quelli: e forse l’effigiato uccello, che porta al petto, o un cotal segno della verità, o altra somigliante cosa vuol significare. In due diti della man sinistra, cioè nell’indice, e piccolo, ha un anello d’oro per ciascuno negli ultimi articoli presso alle unghie. Le gambe, ed i piedi gli ha nudi, solo con sandali neri, che non coprono altro che la pianta del piede, e passando un laccio di essi pur nero, che vien di sotto dalla suola fra il dito grosso, e l’altro dito al grosso più vicino; si allaccia con due orecchiette che vengono di dietro dal calcagno, e fa ornamento sopra il piede con una graziosa cappietta„. E dell’altra mummia scrive p. 260. „ L’abito della donna e assai più ricco d’oro, e di gioje, che non è quello dell’uomo. Nelle piastre di oro, che vi sono sparse sopra oltre degli altri segni e caratteri, vi sono anche scolpiti certi uccelli, e certi animali, che a me pajono leoni; ed in una più giù nel mezzo, un bue, o vacca che sia, che deve esser simbolo di Apis, o Iside. In un’altra, che pende al petto dalla più bassa collana, perchè di collane ve n’ha molte, vi è l’impronta del sole. Ha di più li pendenti alle orecchie, con gioje, maniglie doppie, ed anche alle gambe; anelli molti in amendue le mani, cioè nella sinistra uno per dito in tutte le dita, fuori che nel grosso: e nell’indice un altro ancora nell'ultimo articolo presso all’unghia; e nella destra due solamente, amendue insieme al luogo solito nel dito, che si chiama dell’anello”. - ↑ Descript. of the East, ec. T. I. tab. 61. [Li ha un Oro presso il conte di Caylus Rec. d'Ant. Tom. IV. Ant. Ægypt. pl. IV. n. IV., e la citata statua di Rodope, la quale se non è di lavoro egiziano, come non pare, almeno rappresenta una donna all’egiziana.
- ↑ I braccialetti si vedono alle figure d’uo-
- ↑ cata ad un anello; il quale però non passa sotto al piede, ma gira intorno alla caviglia; ed è forse un di quei periscelidi, che dice Plutarco citato pocanzi. Non mi pare certo che né in una, né nell’altra figura supponga suola, o scarpa; eppure almeno la suola pare, che vi dovesse essere, pigliandone argomento dalla mummia, della quale diremo qui appreso. I sacerdoti portavano sandali, o scarpe di papiro, secondo Erodoto lib. 2. cap. 37. pag. 21., quale parmi in un sacerdote della Pompa Isiaca del palazzo Mattei, citata alla pag. 92. nota a. Nella [[:w:Mensa Isiaca|]] a lett. S., e HH., vi sono quattro sacerdoti con certe strisce, che pare indichino scarpe.
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