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presso gli Egizj, i Fenicj, e i Persi. | 125 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:235|3|0]] §. 4. Quando però sostengo che solamente in bronzo facevan gli Egizj de’ bassi-rilievi propriamente detti, non nego esservi delle pietre da loro lavorate a rilievo, quali sono, a cagion d’esempio, i canopi di bafalte verdognolo; ma ben deve sovvenirsi il leggitore, che io tal maniera di figure annoverai fra le imitazioni dell’antico stile posteriormente introdottesi in Roma[1]. Mi si vorrà forse opporre una testa muliebre in marmo bianco del più antico stile egiziano, incastrata nel muro dell’abitazione del Senatore di Roma in Campidoglio, e che è di rilievo alla maniera greca; ma, ove quella testa si consideri con un buon cannocchialetto, si vedrà essere una piccola parte rimastaci d’un’opera grande, ed essere stata poscia adattata fu una tavola di marmo: onde è probabile che appartenesse anticamente ad un pezzo, entro cui fosse rilevata alla maniera d’altre simili opere egiziane[2].
[Esercitarono l'arte loro sulla terra cotta.]
§. 5. Passiamo ora ad esaminar la materia fu cui lavoravano gli artisti d’Egitto. Al riferire di Caylus[3] v’ha copia grande di figurine in terra cotta nell’isola di Cipro, le quali sono probabilmente lavori delle colonie egiziane mandate colà dai Tolomei che a quell’isola dominarono. Parecchie figure di tal maniera, lavorate nell’antico stile e fregiate di geroglifici, si sono scoperte nel tempio d’Iside a Pompeja. Posseggo io stesso cinque piccole figure di alcuni sacerdoti
Isia- |
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- ↑ Non può dirsi dello stile d’imitazione un piccolo obelisco colli geroglifici parte incavati, e parte a rilievo, presso il sig. conte di Caylus Rec. d’Ant. Tom. iI. Ant. Egypt. pl XII. Il signor Byres qui in Roma possiede un avanzo di basso-rilievo dell’altezza incirca di tre dita, e largo poco più, e grosso un mezzo dito, in un pezzo di alabastro d'Egitto, fui quale lo scultore, profittando di due macchie gialle, vi ha scolpite a basso-rilievo due scimie, come dice Winkelmann dell’agat’onice qui avanti §. 1.: nel resto vi fono geroglifici, che mi paiono simili a quelli degli Abraxas. Creda che possa esser vero lavoro egiziano, probabilmente de’ bassi tempi, o vogliam dire dei quarto stile, giusta il mio sistema recato innanzi pag. 79.
- ↑ Sembra che ciò si possa rilevare da un residuo del marmo, che gli si vede sotto al mento, e pare indichi un poco di concavo, come appunto dev’essere in un basso-rilievo incavato. Ma si potrebbe dubitare, che il pezzo sia di tanta antichità. Non è incassato in tavola di marmo, come dice Winkelmann. È soltanto accompagnato intorno con un poco di lavoro di stucco.
- ↑ Recueil d’Ant. Tom. IV. pl. XIV. n. 3. pag. 43.