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126 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:236|3|0]]Isiaci, e molto maggior numero ne contiene il museo Hamiltoniano, le quali tutte si rassomigliano, e ricoperte sono d’un colore o piuttosto d’una vernice verde[1]. Tengono queste figure le mani incrocicchiate sul petto, ed hanno nella sinistra un bastone, e nella destra, oltre il solito staffile, un nastro, a cui è attaccata una tavoletta che loro pende sulla spalla sinistra. Questa tavoletta, in due più grandi figure di tal genere esistenti nel museo d’Ercolano, scorgesi chiaramente segnata a geroglifici.

[...sul legno...] §. 6. Serbansi in varj musei delle figure egiziane di legno a maniera di mummie; e tre fra le altre ne fono nel museo del Collegio Romano, una delle quali è anche dipinta[2].

[Pietre.
Granito.]

§. 7. V’ha di molte specie di pietre egiziane, siccome ognuno sa, e sono quelle principalmente il granito, il basalte, il porfido, ed altre. Il granito è di due specie, uno cioè bianco e nero, l’altro rosso e bianchiccio[3]. Sebbene del primo trovisi gran copia in molti paesi, e specialmente in Ispagna, non ve n’ha però in niun luogo che e pel colore e per la durezza pareggi quello d’Egitto; del secondo non ve n’ha che in Egitto, o di colà portatovi[4]. E’ inutile qui


l’av-

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  1. O sono coperte semplicemente, o sono tutte intiere di questa vernice, che si considera per una porcellana, simile presso a poco a quella della Cina, come osserva il conte di Caylus Rec. d’Antiq. Tom. IV. pl. VIII. num. V. pag. 24., Tom. V. pl. XIV. p. 39. segg. Nell’Egitto è in uso anche al presente; e dicono di averla dalle Indie; ma dalla grandezza di certi lavori, che fono fatti di essa, ne dubita Belon Observ. liv. 2. ch. 71. p. 134.
  2. Se ne trovano in tanti altri musei, e sono le casse delle mummie. Vedi pag. 108. n. 1.
  3. I graniti non sono di queste due specie solamente. Ve n’ha di molte altre. V'ha il granito verde fiorito, o mischio; e il verde quasi di un sol colore. Di quello sono gli specchi del piedistallo della statua di S. Pietro in bronzo nella Basilica Vaticana, chiamati dal volgo di porfido verde, da cui si distinguono per essere il granito verde meno compatto, e avere le macchie bianche meno decise. Di granito verde senza queste macchie bianche ve n'è un bel piede acquistato dal signor abate Visconti per il Museo Pio-Clementino, il quale è di tal bellezza in qualche sua parte, che emula l’istessa plasma di smeraldo. Vi è poi anche il granito, detto vajolato, di cui oltre i pezzi acquistati pel suddetto Museo, il signor abate Visconti ha osservato essere le due gran colonne all’altare di S. Gregorio in detta Basilica, che si rapportano all’architettura di tutto il tempio. Vi sono altri molti graniti più fini, e più compatti, che si chiamano dagli artisti marmi egizj, e sono per lo più i graniti statuarj adoprati per le statue; e finalmente vi è un granito rarissimo di colore giallognolo tra i più compatti, con punti neri, Gio. di S. Lorenzo Dissert. sopra le pietre, ec. cap. V. §. 35. dice, che nel museo di Baillou v’erano 30. sorti di graniti.
  4. Lasceremo ai naturalisti, che hanno comodo e cognizioni bastevoli per esaminare
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