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p r e s s o g l i E t r u s c h i , ec. | 185 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:295|3|0]]altro sicuro indizio per crederlo etrusco, fuorché la barba aguzza, in cui, come pur ne’ capelli, i ricci sono indicati da piccoli anellini, e quali pallottoline disposte in retta linea, essendo quella la forma che i più antichi artisti etruschi davano alla barba e ai capelli[1].
§. 16. Il quarto e ’l più moderno basso-rilievo creduto lavoro etrusco trovasi pure nel museo Capitolino, e serve di base ad un gran vaio di marmo. Ha la forma d’un’ara rotonda, ond’è finora stato creduto un’ara antica; ma veramente altro non è che una bocca di pozzo, come evidentemente lo dimostrano le scanalature formate nel suo orlo interno dallo sfregamento della fune. Rappresenta questo basso-rilievo i dodici dei maggiori, e può vedersene la figura ne miei Monumenti antichi[2]. Io m’immaginava di ravvisarvi l’antico stile etrusco, sì al disegno il quale ne ha tutte le proprietà, che alla figura di Vulcano giovane e imberbe, posto in atto di aprir la fronte a Giove con una specie di strumento che ha la forma di maglio, e che nella favola dicesi scure, per facilitare la nascita di Pallade dal suo cervello; poiché in tale età e nello stesso atteggiamento vedesi Vulcano sbarbato su patere da sacrifizj[3], e su gemme[4] che sono indubitabilmente lavoro etrusco[5]. Ma poi m’avvidi che amendue questi fondamenti erano poco sicuri. Vulcano fu rappresentato senza
Tom. I. | A a | barba |
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- ↑ Il disegno di quest’ara è riportata da Foggini Museo Capitolino Tom. IV. Tav. 61., e parte in fronte alla lunga spiegazione, che ne dà pag. 327. segg.; ove la figura d’Ercole è si poco decisa, che non vi si conosce alcuno dei caratteri, che vi rileva qui il nostro Autore.
- ↑ num. 5. [e nel Museo Capitolino Tomo IV. Tab. 22.
- ↑ Dempst. Etrur. reg. Tom. I. Tab. i., Montf. Ant. expl. Tom. iI. pl. 62. n. 1.
- ↑ Descr. du Cab. de Stosch, cl. 2. sect. 10. num. 597. segg. pag. 123.
- ↑ La forma del maglio, che ha in mano Vulcano simile affatto a quello, che gli si vede nelle dette patere etrusche, può essere argomento di lavoro etrusco. Ma non vedo fondamento di credere che quel dio stia in atto di dare il colpo a Giove. E più probabile che tenga in mano il maglio come sua insegna, come la loro insegna tengono tutte le altre deità, che sono in sua compagnia. Nell’altro caso Giove starebbe a federe come nelle patere citate, e in altri monumenti; e Minerva starebbe in atto d’uscirgli dal capo, e non verrebbe già adulta in seguito alle altre deità. L’arte di fabbro Vulcano l’esercitava anche in cielo, come si ha da Omero Iliad. lib. 18. v. 142. Pare, che in questo basso-rilievo tutto il soggetto, e la maestà di Giove diano ad intendere che vi si rappresenti questo sommo dio nell’atto di convocare un concilio degli altri dei.