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212 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:322|3|0]]sere gli autori di siffatti monumenti, si potranno essi almeno senza far loro ingiuria considerare come scolari degli artefici greci; e questa opinione diviene d’un’evidente certezza, qualor sia vero, come scrive Diodoro[1], che i più antichi Campani abbiano cominciato soltanto nell’olimpiade lxxxv. ad essere una nazione particolare (τὸ ἔθνος τῶν Καμπανῶν συνέστη).

[...de' quali abbiamo monete...] §. 7. Devono tenersi certamente come proprie de’ Campani le monete delle città situate nell’interiore della provincia, ove i Greci non condussero mai colonie, quali sono Capua, Tiano, e altri luoghi; e lo stesso deve dirli di quelle monete, le quali hanno iscrizioni nel linguaggio proprio de’ Campani, ch’era simile all’etrusco; e che per tal cagione da alcuni furono credute iscrizioni puniche. Così pensò Bianchini[2] d’una moneta di Capua. Il marchese Maffei però, trattando dell’iscrizione di quella moneta, ebbe a confessare che non ne intendeva punto il significato[3]. Vien pur creduta punica l’iscrizione d’una moneta di Tiano nell’Opera delle monete Pembrokiane[4]. Ma mentre la scrittura dimostra che i Campani abbianla avuta dagli Etruschi; dall’impronto, che non è punto fecondo lo stile dell’arte etrusca, s’inferisce che il disegno abbianlo essi, ficcome s’è detto, imitato da’ Greci. La testa d’un giovane Ercole sulle monete d’ambedue le summentovate città, e la testa di Giove su quelle di Capua sono d’una bellissima idea di disegno: la vittoria stante fu un cocchio a quattro cavalli in una moneta della città medesima non distinguesi dagl’impronti greci.

[...e vasi di terra...] §. 8. Le monete delle città campane sono ben in piccol numero al confronto de’ vasi dipinti, che in que’ paesi in ogni [...detti erroneamente etruschi.] tempo sono stati disotterrati, ed erroneamente vasi etruschi si dicono. I primi a così chiamarli furono Buonarroti e Gori,


che

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  1. lib. 12. §. 31. pag. 398.
  2. Istor. Univ. cap. 11. pag. 168.
  3. Veron. illustr. par. 2. pag. 259. n. 5.
  4. Mus. Pembr. par. iI. Tab. 88.
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