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244 D e l l e   A r t i   d e l   D i s e g n o

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:354|3|0]]questa disistima o negligenza pel bello uno de’ motivi della decadenza in cui erano le arti allora.

[... e per l'indole di que’ popoli gioviale e mite.] $. 6. Quanto l’atmosfera e ’l clima influivano sulla formazione del corpo, altrettanto concorsero a dare a quegli uomini un’indole dolce, un cuor tenero, una mente lieta; e queste proprietà tanto giovarono colà agli artisti per dar della bellezza e della vivacità alle figure, quanto il clima ajutava la natura a riprodurre belle e animate le sembianze. Questa dolcezza e serenità d’animo diede origine fin da’ primi tempi agli spettacoli, sì teatrali che d’altro genere, immaginati per allontanare, siccome dicea Pericle[1], la tristezza dall’umana vita[2]. Della dolce indole de’ Greci ne fanno fede le storie; e come le arti e ’l merito, così è nota la clemenza degli Ateniesi, presso i quali in tutt’i tempi, cominciando dalle antiche guerre tra Argo e Tebe, gl’infelici e gli oppressi conforto e rifugio trovarono; ond’ebbe a dire un poeta, che la città d’Atene sapea sola sentire la compassione.

$. 7. Questa umanità de’ Greci ancor meglio risalta ove facciasi un confronto fra essi e i Romani, presso i quali i sanguinosi spettacoli e i combattimenti che terminavano colla morte d’uomini innocenti e infelici, erano, anche ne’ tempi più colti, il più ricercato e ’l più applaudito de’ pubblici trattenimenti ne’ loro teatri. I Greci all’opposto tali crudeltà abborrivano[3]; e quando ai tempi de’ Cesari uno di que’ sanguinosi spettacoli rappresentarsi volle in Corinto, taluno ebbe a dire, che bisognava rovesciar l’ara della compassione e


dell’

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  1. Thucyd. lib. 2. cap. 38. pag. 120.
  2. Presso gli Arcadi, che per la qualità del clima più freddo, ed aspro erano i più feroci tra i Greci, i giuochi, e la musica si usavano più che altrove per acquistare questa dolcezza d’indole, che loro mancava naturalmente, Polibio lib. 4. pag. 289. segg. Coi pubblici giuochi si era avuto anche in mira di conciliare l’unione, e la concordia fra le diverse nazioni della Grecia, Strabone lib. 9. pag. 642. A.; e promuovere gli esercizj del corpo per aver buoni guerrieri in un clima, che generalmente poteva rendere 1 corpi molli ed effeminati. Vegg. Goguet Della Orig. delle leggi, ec. Par. iiI. Tom. iii. art. ult.
  3. Plat. Polit. oper. Tom. iI. pag. 315. D.
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