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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:42|3|0]]sig. Spence non avrebbe gettata l'opera a disputare intorno allo scettro d’un Giove [1], se avesse conosciuto che recente è lo scettro e la mano istessa [2].

Le aggiunte fatte alle opere antiche nel restaurarle dovrebbero per lo meno esser indicate sulle stampe che se ne pubblicano. Per esempio nel Ganimede della galleria Granducale di Firenze la testa è cattiva sul disegno pubblicatone, e forse è peggior ancora sull’originale; ma essa è moderna[3]. E quante altre teste ivi son nuove, che non sono indicate come tali! Nuove sono senza dubbio le teste d’un Apollo, la di cui corona d’alloro Gori notò come una cosa particolare[4], del Narciso, del preteso Sacerdote frigio[5], d’una Matrona sedente[6], di Venere Genitrice, di Diana, d’un Bacco con un Satiro ai suoi piedi[7], e di un altro Bacco, che solleva in alto un grappolo d’uva; e le ultime quattro sono anche al di sotto della mediocrità[8]. La maggior parte delle statue della regina Cristina di Svezia, che poscia trasportate furono a s. Ildefonzo in Ispagna, hanno pur nuove le teste, e le otto Muse hanno moderne anche le braccia.

Parecchi abbagli degli scrittori devono imputarli piuttosto ai disegnatori, del che abbiamo un esempio nell’es-


posi-

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  1. Polymetis dialog. 6. p. 46. not. 3.
  2. L’eccezione di esattezza presso a poco si può dare anche alla descrizione dei primi tre tomi del Museo Capitolino, e a quella, che l'Abate Venuti, antecessore del nostro Autore nella Prefettura delle Antichità di Roma, ci ha data delle statue della villa Mattei; quantunque sia stata in qualche maniera dall’eruditissimo signor Abate Gio. Cristofano Amaduzzi sopralodato migliorata, ed accresciuta. Speriamo, e andiamo vedendo in parte, che farà di molto miglior gusto, e perfezione quella, che del prezioso sovra ogn’altro Museo Pio-Clementino ci va dando il successore di Winkelmann e nella carica, e nella perizia delle cose antiche signor Abate Giambattista Visconti.
  3. Mus. Flor, Tom. iiI. tab. 5.
  4. Gori non vi trova cosa alcuna di particolare; ma la rileva, come si sogliono rilevare gli altri ornamenti delle statue.
  5. Di questa statua non solamente avverte Gori che la testa è nuova, ma che è nuovo tutto il resto, fuorchè il torace, al quale essendo state aggiunte tutte le altre membra fosse stata data la figura di un re frigio. Egli all'opposto, con qualche fondamento, crede potesse rappresentarvisi Atti sacerdote e amasio bellissimo della dea Cibele.
  6. Gori avverte che il capo lo ha restaurato.
  7. Non è un Satiro altrimenti, né Fauno; è un uomo vero; e Gori lo crede Ampelo.
  8. V. Mus. Florent. Tom. iiI, tabb. 10, 71. 80. 88. 32. 19. 47. 50.
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