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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:435|3|0]]talmente somiglievoli fra di loro ne’ capelli e nelle sembianze del volto, che sembrano tutte fu uno stesso modello lavorate[1]. Si scorge sul volto loro un’aria severa, mista di turbamento e di dolore; poiché tutte le loro statue hanno una ferita nel petto: ferita che, a mio parere, si sarà pur veduta su quelle delle quali non altro più rimane che la testa[2]. Le sovracciglia sono indicate da un rialzamento acuto; e poiché tal maniera di segnarle è una proprietà del più antico stile dell’arte, come più sotto dimostrerò, così potrebbe conghietturarsi che l’Amazzone di Ctesilao, la quale ottenne il premio a preferenza di quelle di Policleto e di Fidia[3], abbia servito d’esempio e di modello agli artisti posteriori. Ciò ignorarono probabilmente coloro, i quali hanno restaurate le due Amazzoni di grandezza naturale esistenti nel museo Capitolino; poiché né l’antica testa dell’una, né la testa moderna dell’altra sono ben adattate alle statue. Questa osservazione avrebbe potuto dar de’ lumi circa una testa particolare d’un’Amazzone al signor Petit[4], il quale non osa decidere se la testa coronata d’alloro su una moneta di Mirina, città dell’Asia Minore fabbricata dalle Amazzoni, una di queste eroine rappresenti, o piuttosto un Apollo. Ho già dimostrato altrove, né vuò qui ripeterlo, che a nessuna figura delle Amazzoni manca la destra mammella[5].[6]
§. 24. Par- |
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- ↑ Le Amazzoni che sono rappresentate sulla facciata del sarcofago nel Museo Capitolino, Tom. IV. Tav. 33., hanno i capelli annodati; e quelle che sono sedenti sul coperchio gli hanno sparsi sulle spalle.
- ↑ Una delle più belle statue rappresentanti Amazzoni veduta, e citata dal nostro Autore nel luogo dei Monumenti antichi, al quale rimanda qui appresso, è quella già della villa Mattei, ora del Museo Pio-Clementino. Non ha ferita alcuna né in petto, nè in verun’altra parte, nè ha in volto aria mesta e dolente, come tante altre; ma piuttosto di guerriera animosa. Può vedersene frattanto la figura presso Maffei Statue antiche Tav. 109., nei Monum. Matthæj. Tom. I. Tab. 60., e in altra tavola molto meglio incisa dal Piranesi. Il detto Maffei, come rileva anche Winkelmann al luogo citato, pag. 102. ha traveduto dicendo, che a quella statua mancava la mammella destra, e così facendole incidere.
- ↑ Plinio lib. 34. cap. 8. sect. 19. dà anzi la preferenza prima a quella di Policleto, il secondo luogo a quella di Fidia, e nel terzo luogo mette quella di Ctesilao.
- ↑ De Amaz. cap. 33. pag. 259.
- ↑ Monum. ant. Part. iI. cap. 18. p. 184. [Può vedersi anche Bottari Mus. Capitol. Tom. iiI. Tav. 46. pag. 95. segg., Foggini Tom. IV. Tav. 33. pag 113. segg.
- ↑ tro cammeo, non di quello di Strozzi, che è qui intiero.