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376 D e l   B e l l o   c o n s i d e r a t o

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:486|3|0]]tano come Pancraziaste, una ve n’è di bronzo indorato in Campidoglio nelle stanze dei Conservatori, e sei altre di marmo, cioè nel cortile di Belvedere[1], nella villa Medici, nel palazzo Mattei, nella villa e nel palazzo Borghese, e nella villa Lodovisi. V’hanno teste di Ercole colle orecchie contuse in Campidoglio, nel palazzo Barberini, e nella villa Albani; ma bellissima fra tutte è la testa d’un Erme del conte Fede, che fu trovata nella villa dell’imperatore Adriano a Tivoli[2]. Simili orecchie, che si vedono in due busti di bronzo di grandezza naturale nel museo d’Ercolano, avrebbero potuto servire a vieppiù accertare, che in essi vien rappresentato Ercole; del che son pure argomento e le forme del volto e i capelli: e ove a ciò si fosse posto mente, non sarebbono stati presi, siccome il furono[3], uno per Marcello nipote d’Augusto, e l’altro per Tolomeo Filadelfo[4].

§. 31. Alcune delle più belle statue dell’antichità, lavori di Mirone, di Pittagora, e di Leucare, rappresentavano con tali orecchie i Pancraziasti, e tale sembra pur essere stato il bell’Antolico. Ha questa forma l’orecchia destra del preteso Gladiatore nella villa Borghese, il che nessuno avea dianzi osservato, perchè la sinistra orecchia, che mancava, è stata rimessa: tali sono le orecchie della statua d’un giovin eroe nella villa Albani, e quelle pure d’altra simile statua, che dianzi era nel palazzo Verospi, ed è ora nel museo del signor Enrico Jennings a Londra. Io credo di ravvisare a simili orecchie in un Erme, con testa da filosofo nella villa Albani, il filosofo Licone che a Stratone successe nella setta peripatetica. Egli era stato in sua giovinezza un gran Pancraziaste, e non solo, secondo Laerzio[5], avea


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  1. Ove ora è il Museo Pio-Clementino.
  2. Ora nel detto Museo Pio-Clementino nella stanza delle Muse.
  3. Bronzi d’Ercol. Tav. 49. e 50.
  4. Ibid. Tav. 61. e 62
  5. loc. cit. princ. [ Omnem athletarum habitum præferebat, cum, auctore Antigono Caristio, attritis auribus, & pleniori esset corpore.
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