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d e g l i   E d i t o r i   V i e n n e s i . xxxix

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:49|3|0]]aggiugnere, traendo le notizie non solo dagli antichi, ma eziandio dai più recenti scrittori Christ, Caylus[1], le King, Ernesti, Heyne, Walch, Klotz ed altri.

Tal lavoro men faticoso farebbe stato di quello che abbiamo dovuto intraprendere per l’edizione di quest’Opera. Un Accademico l’ha copiata dall’originale dell’Autore; un altro ha confrontato l’original colla copia, e con molta diligenza s’è procurato di mettere a luogo le schede o cartoline dell’Autore, nelle quali avea scritte, talor anche colla matita, parecchie addizioni. Altri hanno assistito all’incisione delle figure e alla parte tipografica, in cui s’è avuto in mira di fare un’edizione degna dell’Autore e dell’Opera, anziché vantaggiosa a chi l’intraprendeva.

Avrebbe desiderato taluno che, parlando delle gemme incise, se ne indicassero i possessori attuali, e non quelli presso de’ quali erano quando le descrisse l’Autore. Ciò non era possibile, né di molta utilità [2]. Passano quelle sovente da una in un’altra mano, e chi legge qualche tempo dopo l'Opera stampata, più non le trova nel luogo in cui gli vengono indicate. Ne citerò ad esempio l’Ercole, inciso da Admone, con un cratere in mano, che era in casa Verospi quando ne fu pubblicata la figura dal sig. Stosch [3]; fu quindi comprato da monsignor Molinari milanefe Nunzio pontificio a Bruselles, ove lasciò morendo la sua bella collezione, che fu poscia venduta a Milord Malborough da unirsi

[4]


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  1. Il nostro Autore più e più volte cita la celebre Raccolta del Conte di Caylus; e anche noi avremo occasione di farne uso nel decorso di queste annotazioni.
  2. Quella sarebbe anzi grande, ove ciò si potesse eseguire da tutti quelli, che scrivono in materia d’Antiquaria. Il non avvertire in mano di chi sia passato, o dove si trovava prima quel tale monumento, fa grande confusione; perocché molte volte vi sono altre antichità uguali, o che uguali, o con poca diversità compariscono nei disegni, e non si fa, né si può sapere, se sia una sola, o diverse; quale la più antica, e la più stimata; e non si possono usar diligenze per rincontrarla, volendo. Io procurerò, per quanto mi sarà possibile, di avvertirlo, se i monumenti, de’ quali si tratta in quest’opera, avranno mutato luogo; come sopra alla p. XXVII. n.d. si è di già fatto notare del preteso Narciso.
  3. Pierres grav.pl. 1.
  4. avere in mira l’utilità di chi legge, non dei privati riguardi.
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