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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:530|3|0]]di sotto del braccio. Un fregio singolare è quella specie di rete fatta a maglia, che in forma d’una sopravveste è porta sopra il manto nel torso d’una statua, la quale lo ha legato al petto, come Iside, nella villa del conte Fede a Tivoli, ov’era anticamente la villa d’Adriano. Tal rete è probabilmente quelli sopravveste detta ἄγρηνον, che portar soleasi nel festeggiare le orgie di Bacco[1], e vedesi pur sulle figure di Tiresia e d’altri indovini[2].

[Piccolo manto.] §. 30. Usavasi eziandio dalle greche donne un più breve manto, formato di due pezzi cuciti lateralmente nella parte inferiore, e attaccati insieme sulle spalle per mezzo d’un bottone in guisa che rimaneavi un’apertura per passarvi le braccia: tal manto chiamossi da’ Romani ricinium[3]. Talora appena arrivava alle anche, e generalmente non era più lungo che le mantiglie delle nostre donne[4]. Diffatti a quelle somiglia il breve manto fu alcune pitture d’Ercolano, ed è come una leggiera mantellina che copre le braccia: probabilmente era tagliato rotondo, e in maniera da farselo passare sul capo. Era forse questo manto quella parte di vestito, che i Greci chiamavano ora ἔγκυκλον [5], o κύκλας [6] da κύκλος per la sua rotondità, ora ἀναβολάδιον [7], e ἀμπεχώνιον. La Flora del Campidoglio[8] ha un manto un po’ più lungo, formato di due pezzi, un dinanzi e l’altro dietro; nei due fianchi è cucito verso il basso, e affibbiato nella parte superiore, tal che vi rimane l’apertura pel brac-


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  1. Hesych. V. Ἄγρηνον.
  2. Poll. Onom. lib. 4. cap. 18. segm. 116.
  3. Varro de Ling. Lat. lib. 4. c. 30., Non. Marcell. cap. 14. num. 33.
  4. L’incostanza della moda ne rende da un anno all’altro tanto varia la lunghezza, che il paragone delle antiche mantiglie greche colle moderne non ce ne può darne nessuna idea precisa. Oggidì veggonsi alcune mantiglie sì corte che lasciano scoperti interamente i fianchi, mentre altre ve n’ha che arrivano poco men che alle calcagna.
  5. Suida a questa voce, Clemente Alessandrino Pædag. lib. 2. cap. 12. oper. Tom. I. pag. 245. lin. 19.
  6. Era adoprato anche dalle dame romane. Servio ad Æneid. lib. I. v. 282., Properzio lib. 4. eleg. 7. v. 40., Salmasio Nota in script. hist. Aug. pag. 389. col. 1. B.
  7. Ælian. Var. hist. lib. 7. cap. 9.
  8. Vedi sopra pag. 323. not. b.
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