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D e l   P a n n e g g i a m e n t o. 439

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:549|3|0]]me le ha fatte osservare Fabretti sulla figura di Trajano[1]. Portava le brache eziandio Caracalla, e aveale sciolte, soddisfacendo ad un bisogno naturale, quando da Marziale fu trucidato[2]. I Romani talora, in luogo di brache, si fasciavano le cosce con bende; ma ciò teneasi per un’effeminatezza: e Cicerone ebbe a rimproverarne Pompeo[3].

[Clamide.] §. 5. Sulla sottoveste o tunica avvolgeano i Greci il pallio, e i Romani la toga. V'erano due specie di pallio: il lungo ossia il comune, e ’l corto, il qual era presso i Greci di due maniere, dette da loro, l’una χλαμύς (clamide), l’altra χλαῖνα (chlæna) e paludamentum dai Romani.

§. 6. La clamide, secondo Strabone[4], era ovale anziché rotonda, e usavasi da coloro che serviano al campo: copriva la spalla sinistra, e pendeva dalla destra insieme stretta e corta, onde si potesse più liberamente camminare, come vedesi fu una statua maggiore del naturale nel palazzo Pontificio sul Quirinale. Perciò tal pallio è stato dato alle figure eroiche, e specialmente a Castore e Polluce, i quali però lo portano in guisa, che è tirato du ambe le spalle, e vien ad affibbiarsi loro sul petto; la qual usanza da Eliano, presso[5]


Sui-

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  1. De Columna Traj. cap. 7. pag. 179.
  2. Herodian. lib. 4. cap. 24.
  3. Ad Att. lib. 2. ep. 3. [ Cicerone parla delle fasce da coprire le gambe; fascia crurales: delle quali parlano anche Ulpiano nella l. Argumento 25. §. Fascia 4. ss. De auro., arg. ec., Quintiliano Inst. Orat. lib. 11. c. 3., ed altri. Il Buonarruoti Osservaz. sopra alc. framm. ec. pag. 27. ha creduto di vederle alle gambe del buon Pastore nelle figure riportate alla Tav. 4. 5. e 6.; e colla di lui scorta Venuti le ha trovate alle gambe di un uomo di campagna nella Tav. 23. fra quelle, che ha illustrate della raccolta di Borioni Collect. Antiq. Ma io non so vedere in nessuna di queste figure la forma di fasce; e dal riprovarne che fa Cicerone l’uso in Pompeo si per il color bianco, che loro dava, come anche per sé stesse, possiamo intendere, che non convenissero ai pastori, e ai contadini, i quali portavano una specie di stivaletto chiamato perone da Persio Sat. 5. vers. 102., S. Isidoro Orig. lib. 19. cap. 34., Servio ad Æneid. l. 7. vers. 696.: e tale dovrebbe essere in quelle figure, come si vede alla forma.
  4. lib. 2. pag. 179 C. D. [ Parla Strabone della clamide comune, la quale doveva essere dalla parte di sotto come semicircolare con due angoli uno per parte, e di sopra anche allo stesso modo di semicircolo incavato, ma più stretto. Vedasi Rubenio De re vest. lib. 2. cap. 7., e Ferrario Analecta de re vest. c. 38.
  5. giovane in un antico basso-rilievo di marmo che fu scoperto in un pilastro della cattedrale di Pavia atterrato in occasione della nuova fabbrica. Gli li vede inoltre una specie di tunica, che gli copre una sola coscia, un pallio, che gli giugne a mezza gamba, ed inferiormente e tagliato rotondo, una specie d’elmo in testa, i braccialetti alle mani, e i calzari ai piedi. Se ne vedrà la figura nelle Memorie della città ai Pavia ec. scritte dal ch. P. M. Severino Capsoni de’ Predicatori, allorché si pubblicheranno.
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