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D e l P a n n e g g i a m e n t o. | 445 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:555|3|0]]maniera di portar la toga veder si può, meglio per avventura che io non l’ho spiegata, in molti monumenti, e principalmente nella figura di M. Aurelio in un basso-rilievo del suo arco trionfale, ov’è in atto di offerire un sagrifizio[1]; e notar dobbiamo a quello proposito che la toga così tirata fui capo nelle figure degl’imperatori è l’indizio del loro sommo sacerdozio.
§. 14. Fra gli dei Saturno è il solo, che generalmente si rappresenti col capo mezzo coperto[2], tranne però un Giove cacciatore su un’ara della villa Borghese[3], che cavalca un Centauro, e un Plutone in una pittura del sepolcro de’ Nasoni[4]. Giove così velato vien detto da Arnobio[5] riciniatus da ricinium, che significa quella parte di manto che tiravasi sul capo, e con cui quello dio vien pur rappresentato da Marciano Capella[6].
§. 15. Appare per tanto che gli antichi generalmente solessero coprirsi il capo colla veste[7], nel che i Romani adoperavano la toga; e siccome soleano star a capo nudo alla presenza di coloro, pei quali aveano del rispetto[8], così commetteva allora un’inciviltà chi non levavasi il panno che lo copriva: δι' ὤτων κατὰ τῆς κεφαλῆς ἔχειν τὸ ἱμάτιον[9].
[Cappello.] $. 16. Soleano però gli antichi altresì coprirsi la testa con un cappello; e gli Ateniesi, non solo uscendo fuor di città, ma in Atene stessa lo usavano: anzi gli Egineti fin dai tempi dell’antico loro legislatore Dracone se ne coprivano anche in teatro[10]. Fin da quell’epoca erano già in uso i cappelli di feltro, e tal era il cappello e l’elmo degli Spar-
K k k iij | tani, |
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- ↑ Riferito dal Bartoli Admir. Antiquit. Rom. Tab. 25. Io non so vedere che abbia il detto cinto. È vestito colla toga, e ne ha coperto il capo all’uso ordinario.
- ↑ Description Des pierr. grav. du Cab. de Stosch, cl. 2. sect. 1. princ. pag. 33.
- ↑ Monum. ant. ined. n. 11.
- ↑ Tab. I.
- ↑ Advers. Gent. lib. 6. pag. 209.
- ↑ De nupt. phil. lib. 1. pag. 17.
- ↑ Vedi Cupero Apoth. Hom. pag. 954.
- ↑ Plutar. in Pomp. op. Tom. I. p. 622. D. [ e Quæst. Rom. Tom. iI. pag. 266. D.
- ↑ Idem ibid. pag. 640. C [ Aures, & caput habens toga obtecta.
- ↑ Suida V. Δράκων.