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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:556|3|0]]tani, il quale, al dir di Tucidide, non bastava a difendere dalle frecce. Non solo gli adulti ma i fanciulli stessi usavano il cappello; e sebben poscia cessasse presso gli Ateniesi la moda di portarlo in città, pur non cessò affatto presso i Romani, che lo portavano almeno in casa, narrandoci Suetonio[1], che Augusto, o stesse in casa, o s’esponesse al sole, non altro aveva che il cappello in capo. All’aria aperta, qualora occorreva dal sole difendersi o dalla pioggia, se ne abbassavano le ale. Poteasi questo legare con due stringhe sotto il mento, qual vedesi alla figura di Teseo fu un vaso di terra nella biblioteca Vaticana[2]; e così dietro alle spalle gettavasi, quando si volea stare a capo scoperto, pendendo ivi alle stringhe attaccato. Usavasi generalmente il cappello dai contadini e dai pastori, onde fu detto cappello arcadico[3], e fu dato perciò ad alcune figure d’Apollo sulle monete per indicare la da lui esercitata arte pastorale presso Admeto. Per la stessa ragione lo porta Zeto su due bassi-rilievi[4], e Meleagro, come cacciatore, su varie gemme. Coloro, che in Roma efercitavansi nella corsa de’ cocchi, portavano un cappello acuto nel mezzo, somigliante a quel de’ Cinesi, e tale lo hanno parecchie figure fu due pezzi di musaico, che dianzi erano nella casa Massimi, e or sono a Madrid, e su un altro lavoro citato dal Montfaucon, ma che or più non si ritrova.
[Calzari. ]
§. 17. Tante maniere aveano gli antichi di legarsi ai piedi le scarpe e le suole, che troppo lungo farebbe il volerle tutte descrivere. Ridicola certamente è la spiegazione che è
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- ↑ In Aug. cap. 82.
- ↑ Non so se Winkelmann voglia parlare di quello riportato nei Monum. ant. n. 98. In questo però non si vedono le stringhe al cappello, che ha Teseo gettato dietro alle spalle; ma una sola ne ha il cappello che tiene in capo Piritoo, e g!i passa sotto il mento.
- ↑ Dio Chrysost. Orat. 25. pag. 433. A. [ Dice cappello arcadico, e laconico. Meursio nelle note a Teocrito Idyl. 15. op. Tom. V. p. 814. F. osserva, che usavano in campagna anche un’altra sorte di cappello detto beotico, dalla Beozia, ove era stato prima usato.
- ↑ Uno, della villa Borghese, lo riporta l’Autore nei Monum. ant. ined. num. 85., ripetuto dal signor Lens pl. 9. fig. 20.: l’altro è nella villa Albani, come ivi par. iI. cap. 4. pag. 113. lo dice anche Winkelmann.