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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:560|3|0]]fatto alla sua santa Bibiana un manto sopra la veste, e sopra il manto poi l’ha cinta con larga fascia, il che non solo è contrario a tutte le antiche maniere di vestirsi, ma ripugna alla natura del manto stesso, che sembra non potersi più dir manto, allorché stretto vien da una fascia. Colui che ha disegnati i bei rami nel Paragone della vecchia e della nuova architettura del Cambrai, ha data una verte muliebre a Callimaco inventore del capitello corintio[1].
§. 23. Mi fa maraviglia, che Pascoli nella sua prefazione alle Vite de’ pittori pretenda che gli antichi artisti non avesser buon gusto nel vestiario, e che il panneggiamento sia una di quelle parti dell’arte in cui superati furono da’ moderni. Vero è che di gran peso non dev’essere il suo giudizio, poichè appare dalla sua Opera, quanto poco versato egli fosse nelle belle arti; e attestano coloro, i quali l’hanno conosciuto personalmente, aver egli scritto il suo libro chiedendo di mano in mano le opportune notizie or a questo or a quello, come gli tornava comodo. Da questo però si può conchiudere, che la falsa sua opinione fosse al tempo stesso il giudizio che portavano allora generalmente gli artisti intorno al panneggiamento degli antichi. Or che poteasi mai aspettare da coloro che erravano in una parte sì essenziale dell’
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- ↑ In simil guisa contro il costume hanno errato altri insigni scultori e pittori moderni, quelli specialmente della scuola Veneziana, Tiziano, Tintoretto, e Paolo Veronese. In un quadro del primo veggonsi i Giudei vestiti da nobili Veneti, in due altri del Tintoretto son messi gli Apostoli in abito di contadini Albanesi, e volendo il terzo rappresentare i Pellegrini di Emaus, dipinse un banchetto alla moderna. Osserva il marchese d’Argens Refex. crit. sur les differ. Ecoles de peint. pag. 103., che i suoi pittori francesi sonosi guardati da tali errori. La sua osservazione sembrami ragionevole e fondata, almeno riguardo ad alcuni, in specie al le Brun, al Pounnin e al le Sueur. Una collezione dei costumi, che la moda ha introdotto in varj tempi presso le nazioni più celebri, manca ancora agli stabilimenti più proprj e conducenti a promovere la perfezione delle arti del disegno. I proprietarj de! Colosseo di Parigi, apertosi per la prima volta nel 1776., ne proposero l’idea e il premio da distribuirsi a colui che nell’esecuzione fosse stato dalla voce comune riconosciuto il più eccellente. Ma ogni cosa, dice il sig. de Linguet Annal. polit. Tom. iI. pag. 321., per ordine superiore fu interrotta e sospesa. [ In qualche parte ha supplito il sig. Lens nell’opera tante volte citata, Le Costume, ou Essai sur les habillements, & les usages de plusieurs peuples de l’antiquité prouve par les monuments, come ho detto avanti all’Elogio del sig. Heyne pag. lxxx.