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lx | Prefazione degli Editori Viennesi. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Storia delle arti del disegno.djvu{{padleft:70|3|0]]più vasta erudizione la storia, e i monumenti, fece collocare a sue spese in quel tempio il busto di Winkelmann[1] nel secondo luogo a mano sinistra di chi vi entra. Eseguito venne il lavoro dal valente scultore tedesco sig. Doell, pensionario di S. A. il Duca di Saxe Gotha, e che da molti anni fa ammirare in questa metropoli delle belle arti i suoi talenti con varie opere di sua invenzione. Il modello per assomigliarlo al defunto il più che si poteva era stato corretto e perfezionato molto tempo avanti sotto la direzione del Dedicante, del celebre pittore anche intimo amico di Winkelmann sig. Maron, e sopra tutti del lodato cavaliere Mengs. Sotto al busto vi fu scolpita l’iscrizione composta dal chiarissimo sig. abate Giovenazzi, che noi qui inseriamo.
iohanni winkelmann brandebvrgen.
litterarvm graecarvm et latinarvm doctissimo
vni omnivm
in vetervm scalptorvm et fictorvm operibvs
ex mythistoria illvstrandis et eorvm aestimando
artificio maximam gloriam assecvto
ioh. frid. reiffensteinivs doctori et amico fac. cvr.
qvod alexander albanvs s. r. e. card. clienti patronvs
ne faceret morte prohibitvs est
vixit ann. l. mens. v. dies xxx.
desideratvs est tergeste in pvblico diversorio
vi. idvs ivn. an. mdcclxviii.
comitis qvem fidvm pvtabat immanissimo latrocinio
ELO- |
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- ↑ Sul gesso di questo abbiamo fatta incidere la piccola testa nella tavola in rame aggiunta al frontespizio di questo primo volume, e quella che verrà premessa qui appresso all’elogio fatto dal sig. Heyne.