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PREFAZIONE




Dello Straparola e della sua opera ebbi già occasione di parlare in due riprese: dapprima in un articolo inserito nel Giornale storico della letteratura italiana, 1890, vol. XV e XVI; poi, nel corrente anno, in un volumetto che diedi alle stampe[1], appunto con l’intenzione di presentare il vecchio novelliere ritornante alla luce nel suo primitivo assetto dopo tre secoli di non inonorata quiete. A questi due studi — poichè non sono in grado di arricchirli di nuove concludenti notizie — rinvio senz’altro[2] quel benevolo lettore che si

  1. Le Piacevoli Notti di messer Gianfrancesco Straparola, Roma, Loescher, 1898.
  2. Non già però senza rinnovare anche qui il ricordo di quegli eruditi che precedendomi mi agevolarono il compito d’illustrare l’importante novelliere.
     I. Les facecieuses Nuits de Straparole, Amsterdam, 1725. Questa pubblicazione con la quale fu ripresa la serie copiosa delle edizioni delle Piacevoli Notti nella traduzione francese, fu corredata di una breve e disinvolta prefazione del La Monnaye e di note del Lainez intese a segnalare i riscontri che i racconti dello Straparola offrivano con altre novelle italiane e francesi. Le note del Lainez sono tanto so-
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