< Pagina:Tempesta.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.


Atto secondo, Scena prima 57

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tempesta.djvu{{padleft:73|3|0]]


  Antonio.
  Pianterebbe
l’ortica.

  Sebastiano.
  O pur la malva.

  Gonzalo.
  S’io mi fossi
il Re, cosa farei?167-3

  Sebastiano.
  Vi provereste
a non ubriacarvi per mancanza
di vino.

  Gonzalo.
  Nel mio Stato ordinerei
le cose alla rovescia: non un nome
di magistrato ammetterei; commerci
d’ogni genere esclusi; ignote tutte
le lettere; ricchezza, povertà,
usi di servitù nessuno; niente
contratti, eredità, siepi, poderi
chiusi, terreni coltivati e vigne;
proibito l’uso di metalli, d’olio,
di frumento, di vino; alcun lavoro:
gli uomini in ozio e anche tutte
le donne, ma innocenti e pure; alcuna
supremazia regale....

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.