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362 | il cinque maggio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie, inni sacri e odi.djvu{{padleft:392|3|0]]{|
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Ai campi eterni.....
All’ineffabil premio
Che i desiderj avanza
Ov’è silenzio e tenebra
La gloria che passò.
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Col guardo volto al premio
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Bella immortal, benefica
Narra la tua vittoria[1]
Fede ai trionfi avvezza
Scrivi ancor questo; allegrati
Che più superba altezza
Al disonor del Golgota
Giammai non si chinò.
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Voi
Pace alla tomba: il Giudice
Che voi pur anco aspetta
Sul letto del suo gemito[2]
Sul letto solitario
Sulla deserta coltrice
Accanto a lui posò.
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Tu dalle stanche ceneri
Sperdi ogni ria parola.
Il Dio che atterra e suscita,
Che addoglia[3] e che consola
Sulla deserta[4] coltrice
Accanto a lui posò.
Guarda le stanche ceneri
Contro ogni ria parola.
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