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138 | ester d'engaddi |
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Jefte. E al rito!...[1]
Ester. Andiam!
Jefte. Nel consacrato nappo....
Ester. Il so, veleno stassi.
Jefte. E tu il berai![2]
ATTO QUINTO.
Interno del tabernacolo.
SCENA I.
JEFTE E Leviti.
SCENA II.
JEFTE.
Eppure ondeggio! tutti
Del par son pusillanimi gli umani!
Lo ardite opre si pensano.... e al compirle
S’inorridisce: altera, abbietta schiatta!
Rimorsi? — no: d’amore è turbamento.
Fanciulla ancor già mi piacea. — Dipinta
È la virtù in quel volto — ignoto incanto
La virtù! dai veggenti in un derisa
Ed ammirata! — Antico, egregio sogno,
- ↑ Prendendola per un braccio.
- ↑ La conduce furibondo alle guardie che si avanzano e la traggono con esse. Cala il sipario.
- ↑ È prostrato dinanzi all'altare, mentre i Leviti in piedi stanno intorno a lui, avvolti anche essi in tacito preghiere: dopo qualche tempo il pontefice s'alza.
- ↑ I Leviti partono.
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