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atto quinto.—sc. ultima. 147

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Ultimi.... Oh sposo! oh padre!... almen tra voi....
Amata.... io muoio! E la novella legge....
Eleazaro.Sì, figlia!...[1] — Ella spirò!
Popolo.Jefte s’uccida!
Jefte!
Azaria.A me, scellerato, a me il tuo infame
Sangue s’aspetta. Muori![2]
Jefte.[3]Oh questi strazi
Avesser termin colla morte!... Ahi, veggio
Or l’eterno avvenir.... ch’io non credea!
Oh supplizi! oh terror!
Azaria.Caduto è l’empio;
Ma chi alla mia innocente Ester la vita
Rende? — Amata mia sposa! Ester![4]
Eleazaro.Esausti
Son tuoi strali, o Signor! Ah, in me vibrasti
Ultimo il più crudel! nulla al tuo servo
A soffrir resta; or toglilo alla terra![5]

  1. Silenzio.
  2. Lo svena.
  3. Con voce di spavento e di disperazione.
  4. Si getta a terra abbracciando desolatamonte l’estinta.
  5. Cade il sipario.
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