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12 | francesca da rimini. |
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Paolo. E t’ama? Ed è tua sposa? — È vero;
Un fratello.... le uccisi....
Lanciotto. Ed incessante
Duolo ne serba. Poichè udì che in patria
Tu ritornavi, desolata abborre
Questo tetto.
Paolo.[1] Vedermi, anco vedermi
Niega? — Felice io mi credeva accanto
Al mio fratel.... Ripartirò.... in eterno
Vivrò lontano dal mio patrio tetto.
Lanciotto.Fausto ad ambi egualmente il patrio tetto
Sarà. Non fia che tu mi lasci.
Paolo. In pace
Vivi; a una sposa l’uom tutto pospone.
Amala.... — Ah, prendi questo brando, il tuo
Mi dona! rimembranza abbilo eterna
Del tuo Paolo.[2]
Lanciotto. Fratel....
Paolo. Se un giorno mai
Ci rivedrem, s’io pur vivrò.... più freddo
Batterà allora il nostro cuore.... il tempo
Che tutto estingue,.... estinto avrà in Francesca
L’odio.... e fratel mi chiamerà.
Lanciotto. Tu piangi.
Paolo.Io pure amai! Fanciulla unica al mondo
Era quella al mio sguardo.... ah, non m’odiava,
No, non m’odiava.
Lanciotto. E la perdesti?
Paolo. Il cielo
Me l’ha rapita!
Lanciotto. D’un fratel l’amore
Ti sia conforto. Alla tua vista, a’ modi
Tuoi generosi placherassi il core
Di Francesca medesma. Or vieni....
Paolo. Dove?...
A lei dinanzi.... non fia mai ch’io venga!