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atto secondo. — sc. i, ii, iii. 15

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Lo spirto. Oh ciel!
Guido.                                    Nulla, mia figlia. — Un breve
Disordin qui.... qui nella mente.... — Ah, dolce
A vecchio padre è l’appoggiar le inferme
Membra su figli non ingrati!
Francesca.                                                        Oh, è vero!
Giusta è la tua rampogna; ingrata figlia,
Ingrata io son! Puniscimi....
Guido.                                                  Qual empio
Di sacrilega fiamma il cor t’accese?
Francesca.Empio ei non è; non sa, non sa ch’io l’amo;
Egli non m’ama.
Guido.                                   Ov’è? Per rivederlo
Forse a Ravenna ritornar volevi?
Francesca.Per fuggirlo, mio padre!
Guido.                                                   Ov’è colui?
Rispondi; ov’è?
Francesca.                               Pietà mi promettesti;
Non adirarti. È in Rimini....
Guido.                                                        Chi giunge?


SCENA II.

LANCIOTTO e detti.


Lanciotto.Turbati siete?... Eri placata or dianzi.
Guido.Diman, Francesca, partirem.
Lanciotto.                                                        Che dici?
Guido.Francesca il vuol.
Francesca.                                    Padre!
Guido.                                                   Oseresti?...[1]


SCENA III.

LANCIOTTO, FRANCESCA.


Francesca.                                                                                          Ahi, crudo
Più di tutti è mio padre!
Lanciotto.                                                 Abbandonarmi

  1. Parte guardandola minacciosamente.
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