Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
atto terzo. — sc. ii, iii. | 25 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie (Pellico).djvu{{padleft:30|3|0]]
Al nome mio recar? Paolo, se m’ami,
Fuggimi.
Paolo. Oh sorte irreparabil! Macchia
Al tuo nome io recar? No! — Sposa d’altri
Tu sei. Morir degg’io. La rimembranza
Di me scancella dal tuo seno; in pace
Vivi. Io turbai la pace tua; perdona.
Deh, no, non pianger! non amarmi! — Ahi, lasso!
Che dico? Amami, sì; piangi sul mio
Precoce fato.... — Odo Lanciotto. Oh cielo,
Dammi tu forza! — [1] A me, fratel!
SCENA III.
LANCIOTTO, GUIDO e detti.
Paolo. L’estremo
Amplesso or dammi.
Lanciotto. E invan....
Paolo. Nè un detto solo
A’ miei voleri oppor. Funesti augurj
Qui meco trassi; guai s’io!...
Lanciotto. Che favelli?
Sdegno ti sta sul ciglio?
Paolo. — Ah! non di noi....
Del destino è la colpa. — Addio, Francesca.
Francesca.[2]Paolo.... ferma!
Lanciotto. Qual voce!
Guido.[3] Oimè! Le manca
Il respiro.
Paolo.[4] Francesca....
Francesca. Ei parte.... io muojo![5]
Paolo.Francesca.... oh vista! Si soccorra.
Guido. Figlia....[6]