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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie (Pellico).djvu{{padleft:328|3|0]]
Fra duo doveri il sommo scerre è forza!
Salvare il giusto in guisa altra non posso!
Odimi, Auberto; odimi, Arrigo, e voi
Tutti che di Dertona al novo sire
Negate obbedïenza....
Auberto e i suoi. Obbedïenza
Alle leggi! alla chiesa! all’onor nostro!
Leoniero.Ascoltatemi, o prodi. Ingiusto spregio
V’inspira il duol di Leoniero. Ei tratto
Dall’amor suo per la patria e per voi....
Poichè oprar sacrificio alto è qui d’uopo...
A scongiurarvi d’imitarlo venne....
Nella virtù![1]
Auberto. Qual colpo!
Enzo. Io moro!
Eloisa. Ah padre!
Fratello!
Il Conte. Oh tradimento! il parricida
Muoja!
Leoniero.[2] Salva è Dertona! uscite, o prodi!
Uscite, o prodi! Il popol tutto al grido
Vostro armerassi!
Guerrieri già seguaci d'Enzo. Dertonesi siamo!
Leonier si difenda! si difenda![3]
Arrigo.[4]A terra giace il condottier nemico!
Già le sue schiere fuggono.[5]
Grido universale de' Dertonesi. Vittoria!
Auberto.Oh figlio mio! tu qui? te riabbraccio?
Dov’è il tuo salvator? dov’è l’eroe?
Dove sei, Leoniero?
Leoniero. (Ferito s’avanza sorretto da Eloisa e da un guerriero.)
Eloisa. Oh amici! il padre
Ecco!