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atto primo. — sc. II, III, IV, V. 387

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Cui lo sospingon altri. Arsi di sdegno
Contro Tommaso Moro, e pur non l’odio.—
Chi c’interrompe? —


SCENA III.

Un Gentiluomo e detti.

Gentiluom.                                              Maestà, concesso
Udïenza avevate a Margherita
Figlia di Moro.
Anna.                               Dessa? qui? s’avanzi.
Vanne, Alfredo: a me inutile non fia
Del tuo zelo magnanimo l’avviso.


SCENA IV.

ANNA.

Tutti abbiam d’uopo di virtù! Pur io
Che da virtù m’allontanai cotanto,
La stimo, l’amo, la desio! — Quel fero
Profetar della vergine al solenne
Momento di sua morte mi conturba....
Stata davver fosse di Dio una voce
Per ritrarmi a virtù?...


SCENA V.

MARGHERITA e detta.

Margher.                                              Donna....[1]
Anna.                                                             Infelice,
Sorgi.
Margher.          L’avermi alfin benignamente
Questa udienza consentita, in core
Qualche speranza mi ripon.
Anna.                                                        Doveri
Dolorosi, e che forse immaginarsi

  1. S’inginocchia.
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