Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie (Pellico).djvu{{padleft:48|3|0]]
EUFEMIO DI MESSINA.
ATTO PRIMO.
SCENA I.
Siciliani.I Saracini! i Saracini!
Teodoro.Oh truce
Alba! oh sorpresa! Altro drappel ne incalza
Dall’occidente. Ah, invan pugniam: si fugga;
Chè dovunque l’inferno eruttar sembra
Nuove falangi. Entro Messina è forza
Tornar, difender le paterne mura.
SCENA II.
Uno stuolo di Saracini guidati da ALMANZOR prorompe contro ai suddetti.
Almanzor.[1]Cedi quel brando!
Ah, non fia ver.[2] Codardi, Teodoro.
Il vostro duce abbandonate?
Almanzor.[3] Al vero
Dio quella fronte ed al profeta inchina,
O muori.
Teodoro.Il vero Dio sempre adorai;
Campion di Cristo esser mi vanto.
Almanzor.Muori.