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EUFEMIO DI MESSINA.


ATTO PRIMO.


SCENA I.

TEODORO e Soldati Siciliani accorrono col massimo terrore fuggendo dalla battaglia, e titubando pel gran numero di nemici che sgorgano da ogni parte.


Siciliani.I Saracini! i Saracini!
                                                  Teodoro.Oh truce
Alba! oh sorpresa! Altro drappel ne incalza
Dall’occidente. Ah, invan pugniam: si fugga;
Chè dovunque l’inferno eruttar sembra
Nuove falangi. Entro Messina è forza
Tornar, difender le paterne mura.

SCENA II.


Uno stuolo di Saracini guidati da ALMANZOR prorompe contro ai suddetti.


Almanzor.[1]Cedi quel brando!
                                        Ah, non fia ver.[2] Codardi, Teodoro.
Il vostro duce abbandonate?
Almanzor.[3]                                                             Al vero
Dio quella fronte ed al profeta inchina,
O muori.
                    Teodoro.Il vero Dio sempre adorai;
Campion di Cristo esser mi vanto.
                                                                           Almanzor.Muori.


  1. Combattendo contro Teodoro.
  2. Teodoro pugna valorosamente, ma i suoi seguaci sono dispersi.
  3. Disarma Teodoro, lo afferra, e lo strascina con ferocia in atto di ucciderlo.
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