< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
56 | EURIPIDE |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu{{padleft:125|3|0]]
dioniso
Pentimento sonar sembra il tuo nome.3
penteo
Va’ via! — Presso alle stalle rinchiudetelo,
ch’egli sol vegga tenebre profonde.
Cammina! E queste, che con te recasti,
complici tue, le venderemo; o, posto
fine al frastuono ed al fragor dei timpani,
me le terrò, ché badino ai telai.
dioniso
Vado! E mai soffrirò quel che non devo
soffrir. Ma il Dio che tu neghi, Dïòniso,
trarrà vendetta dell’ingiurie tue:
ché, me legando, in ceppi il Nume stringi.
Penteo entra nella reggia, e Dioniso è trascinato dalle guardie.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.