< Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu
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i semicoro
Strofe
Al monte, al monte, su’, della Rabbia ministre, rapide4
cagne, nel tíaso dove di Cadmo le figlie danzano.
Aizzatele
contro il furente che di femminee
vesti ravvolto, l’orge a spiare vien delle Mènadi!
ii semicoro
Da un’erta ignuda roccia, o da un albero,
lui nell’agguato prima sua madre scopre, e alle Mènadi
grida: «Chi dunque da Tebe volse dei piedi l’ímpeto
al monte al monte, Bacche, a spiarne? Chi a luce diedelo?
Non ei dal sangue nato è di femmina!
Di lionessa progenie è certo, di Libia Gorgone!»
i semicoro
Brandendo un ferro, venga Giustizia
palese, e a mezza gola trafigga questo d’Echíone
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