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La civiltà e l'arte a Felsina. 29

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Trattato di archeologia (Gentile).djvu{{padleft:69|3|0]]animali (vitelli?) ritti, come rampanti, che posano le zampe anteriori sopra una colonna posta nel mezzo, che ricorda la porta dei leoni di Micene, e che forse ornò alcuna porta di Felsina Umbra, quando già erasi ingrandita e fatta possente[1].



Tavola 8.

Veduta generale della porta detta dei Leoni a Micene (cfr. tav. 9 pel particolare del fastigio scolpito).


Le maggiori testimonianze però ci vengono date dalle tombe, coll’esuberante suppellettile che, per le idee religiose e per l’affetto di cui ogni popolo accompagna la memoria dei morti, essi deponevano accanto all’estinto. I sepolcreti umbri trovansi dentro e fuori di Bologna, Porta S. Mamolo e Ca―

  1. Ved. tav. 10 a pag. 31, e cfr. tav. 9 a pag. 30.
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