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AL MEDICO CARLO GHINOZZI

CONTRO L’ABUSO DELL’ETERE SOLFORICO.


Ghinozzi, or che la gente
  Si sciupa umanamente,
  E alla morbida razza
  Solletica il groppone
  Filantropica mazza
  Fasciata di cotone,

Lodi tu che il dolore,
  Severo educatore,
  C’impaurisca tanto?
  Che l’uom, già sonnolento,
  Dorma perfin del pianto
  All’alto insegnamento?

Gioia e salute scende
  Dal pianto, a chi l’intende;
  Nè solo il bambinello
  Per le lacrime fuori
  Riversa dal cervello
  I mal concetti umori.[1]

A chi sè stesso apprezza,
  Chiedi se in vile ebbrezza
  Cercò rifugio a’ guai:

  1. Dicono che i bambini, piangendo, si ripurghino il cervello; simbolo forse di ciò che accade a tutti coll’andare degli anni, partecipando alle comuni avversità.
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