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la vestizione.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Versi di Giuseppe Giusti.djvu{{padleft:74|3|0]]


  Vedea concorrere
  In una lega,
  Portando l’alito
  Della bottega;

  Sbracciati, in zoccoli,
  E scalzi e sbrici,
  E musi laidi
  Di vecchi amici;

  E Crezie e Càtere,
  E Bobi e Beco,[1]
  Su per le bettole
  Cresciuti seco.

  Questa combriccola
  Strana di gente
  Agglomerandosi
  Confusamente,

  Lasciate le idee,
  Le frasi ampollose,
  Con urla plebee
  Rincara la dose,

E lo striglia così nel suo vernacolo
Senza tanto rispetto al Tabernacolo.

  Salute a Bécero,
  Viva il Droghiere;
  Bellino, in maschera
  Di Cavaliere!

  O come domine,
  Se giorni sono
  Vendevi zenzero
  Per pepe bono,

  1. Diminutivi popolari di Lucrezia, Caterina, Zanobi e Domenico.
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