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Monte Argentera, Viconago. 167

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:183|3|0]]sime gallerie, che ben mostrano l'intelligenza de’ vetusti Canopi. Ivi cavasi piombo argentifero, e anche pirite di rame, e molto ferro, che pur ivi si fonde. I filoni sono quasi sempre nella direzione dal nordovest al sudest, e quasi sempre perpendicolari, e sovente nel gesso anidro[1]. Della pirite aurifera trovasi oltre la Tresa.

CAPO XV.

Dalle Isole a Lugano per Luino e Valcuvia.

Volendo tutto percorrere il lago Maggiore, il curioso, vedute le Isole Borromee, andrà a Luino. Passerà innanzi ad Intra, verrà rimpetto a Selasca, a San Murizio, a Frino, a Ghiffa, e alle ville d’Ogebio a sinistra, e a destra alla rocca di Caldiero, rocca ruinata (memorabile per avervi subíto una crudel morte il sostenitore del celibato sacerdotale Arialdo nel secolo x) posta su una specie di pan di zucchero, al nord del quale sta Porto, detto di Valtravaglia. Da Porto a Luino la strada è assai comoda, se vuolsi andare per terra. Passerà un torrentello, la punta dell’Avello, piccolo promontorio, indi altro torrente, e giugnerà a Germinaga,

  1. Vedi Brocchi, sulla miniera di Piombo argentifero di Viconago (Giorn. della Soc. d'Incoragg. Tomo viii).
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