< Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
276 Lario, ramo di Como.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu{{padleft:292|3|0]]

Cernobio (Coenobium), in origine un monistero di Cluniacensi, indi di monache, ora è un paese abitato da pescatori e da più valenti barcaiuoli. Qui sbocca la Breggia, torrente che viene dallo Stato Svizzero, ed ha l’origin sua in vall’Intelvi. Le acque di questo torrente trovano talora sì alto il livello del lago, che inondano il piano vicino, e nel ritirarsi lascianvi palude insalubre. Dalla valle della Breggia sbocca talora vento improvviso e pericoloso. Ivi pescansi molte trote nell’autunno, quando le femmine cercano i torrenti per deporre le uova, e i maschi le seguono per fecondarle. Nel colle sovrapposto a Cernobio è la fonte dell’Acqua della Colletta, che molto salubre si trova, e di cui ci ha data l’analisi il chimico Gatti[1]

Veggonsi le case della Tavernola e della Zuccotta appoggiate al monte Lampino (Mons olympinus), e si giunge al borgo di Vico. Pochissime case signorili erano in questa parte del lago, e la Gallia (altra villa dei Gallii) era ivi la cosa più rimarchevole. Era questa dianzi il luogo del Museo di Paolo Giovio; e vi si veggono tuttavia le pitture del Morazzone e del cav. Bianchi. Vuolsi che in più vetusti tempi ivi fosse una delle ville di Plinio, o del prosuocero di lui Calpurnio Fabato, giacchè il Giovio narra che a’ suoi dì a

  1. Opusc. scelti, Tom. XVI pag. 361.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.