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fosse scritta prima del Volgare Eloquio e della Monarchia, è chiaro dal trovarsi in quella i germi di queste due opere, non solendo uno scrittore andar dall’idea spiegata alla confusa. Che il fosse prima della Commedia è certo dai luoghi di questa che correggono parecchie opinioni enunciate in quella[1]; e che il fosse prima del 1305 si vede dal modo in che v’è parlato, come di vivo, di Giovanni di Monferrato che morì in quell’anno[2]. Parmi quindi che si possa tener per fermo che qual’è il Convito che fu scritto in questi primi anni dell’esilio; forse tra ’l primo vagar colla sua parte, forse al primo rifugio breve di Verona, probabilmente in questo più lungo riposo di Bologna e Padova, certo non

  1. L’opinione sulle macchie della luna espresse nel Convito Tr. II cap. 14 è corretta nel Paradiso II e XXII. L’opinione sugli ordini di spiriti celesti reggenti le sfere espressa nel Convito Trat. II, Cap. 6 è corretta nel Paradiso VIII 34, XXVIII 134.
  2. Veltro, pp. 77, 78.
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