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dai Malaspina, da trarre ora l’amico di lui al medesimo rifugio? Ad ogni modo, da Padova alle terre di Franceschino Malaspina di Mulazzo in Lunigiana, presso cui ritroviamo Dante, niun’altra via gli era quasi aperta tramezzo alle guelfe Ferrara e Bologna, se non per Mantova e Parma, città ghibelline[1]; ondeche non si può dubitare che passasse per esse. E perchè, poi, in Mantova era principale Francesco de’ Buonaccolsi, cognato di Giberto da Correggio signor di Parma, cognato questo di Franceschino, potrebbesi credere che Dante fosse onorevolmente raccomandato dall’uno all’altro di questi congiunti.

Ed ora, traendoci l’argomento, ci convien dire di questa famiglia de’ Malaspina, la più onorata che sia dalla immortal gratitudine di Dante. Poco importa qui com’ella vanti comune l’origine con gli Estensi e i Pelavicini, dagli antichi marchesi di Toscana de’ secoli X ed XI; e come al fine del XII, ella si partisse in due rami, detti dello spino fiorito e dello spino secco[2]. Questo e il solo di che abbiamo a parlare;

  1. Veltro, p. 81.
  2. Gerini, Tom. II, Tavola genealog. I.
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